Nebulosa Cuore – IC1805

IC 1805 (nota anche come Nebulosa Cuore o con la sigla W4) è una nebulosa diffusa in associazione ad un ammasso aperto, visibile nella costellazione di Cassiopea, verso il confine con la Giraffa.
Si tratta di una regione HII molto estesa, la cui distanza è stimata sui 7500 anni luce da noi; la sua caratteristica principale è la presenza di due grosse aree apparentemente vuote, di diverse dimensioni, che rendono la nebulosa simile ad un “cuore”.
Al suo interno si trova un sistema di piccoli ammassi aperti poco concentrati, responsabili della ionizzazione della nebulosa.
Il più notevole di questi è Melotte 15, evidente al centro del “cuore” che contiene alcune stelle circa 50 volte più massicce del Sole, più altre più piccole ed un microquasar espulso milioni di anni fa.

Fonte : Wikipedia

Dettagli Foto :
9 Light (Filtro antinquinamento luminoso Hutech IDAS LPS D1)
11 Dark
SQM allo Zenit 20,50
Temperatura aria 7°C
Elaborata con Pixinsight 1.8 e Photoshop CS6
Poca integrazione per questa Nebulosa a causa della foschia, che poi ha praticamente coperto il cielo, si notano infatti, intorno alle stelle più luminose, evidenti aloni.

Dettagli progetto

  • Autore: Massimo Bernazzani
  • Data: 7 novembre 2015
  • Luogo: Osservatorio di Lazzarello (Pecorara - PC)
  • Camera: QHY8L
  • Telescopio: 80ED black diamond - Ridotto a 510mm
  • Montatura: Skywatcher AZ-EQ6 GT
  • Tempo: 9 x 600" - Temp. sensore -15°C
  • Calibrazione Monitor

    Per una corretta calibrazione del monitor dovreste distinguere le 16 tonalità di grigio.

    Scala di grigi

Responses (2)

  1. Nicola Rogna
    9 novembre 2015 al 18:57 · Rispondi

    Un vero spettacolo!
    La Nebulosa Cuore rimane sempre un oggetto di grandissimo fascino.
    Complimenti Massimo per la tua bravura e passione!

    • Massimo Bernazzani
      9 novembre 2015 al 20:08 · Rispondi

      Grazie Nicola, purtroppo la sessione fotografica di sabato 7 novembre è stata breve, a mezzanotte abbiamo smontato tutto causa elevata foschia, in ogni caso qualche “fotone” lo abbiamo portato a casa.

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