NGC 2264 – Nebulosa “Cono”

Sebbene NGC 2264 indichi un brillante ammasso aperto circondato da un grande sistema di nebulosità diffuse all’interno della costellazione dell’Unicorno, tuttavia l’intero complesso prende il nome dalla toppa oscura a forma di cono che domina la parte meridionale del sistema di nebulosità, chiamata appunto Nebulosa Cono.

E’ stata scoperta nel 1784 da William Herschel, dista da noi 2.450 anni luce ed è lunga 7 anni luce.

Le radiazioni delle stelle giovani e calde esterne ad essa hanno lentamente eroso la nebulosa oscura nel corso di milioni di anni. La luce ultravioletta riscalda i bordi della nuvola scura, rilasciando gas nella regione relativamente vuota dello spazio circostante. Lì, la radiazione ultravioletta aggiuntiva fa brillare l’idrogeno gassoso, che produce l’alone rosso di luce visto attorno al pilastro.

Colonne mostruose di gas freddo come la Cono sono comuni in vaste regioni di nascita delle stelle, come per esempio i “pilastri della creazione” presenti in M16. Gli astronomi ritengono che tali pilastri fungano da incubatori per lo sviluppo di nuove stelle.

Questa foto della nebulosa “Cono” è stata ottenuta dal cielo inquinato di Piacenza, utilizzando i filtri in banda stretta Ha, OIII e SII, e con oltre 8h di posa totale (eseguite nei giorni 13 e 14 febbraio 2021).

Dettagli progetto

  • Autore: Danilo Caldini
  • Data: 14 febbraio 2021
  • Luogo: Piacenza
  • Camera: CCD monocromatica Moravian G2-8300 EFW
  • Telescopio: Riflettore Ritchey-Chrétien GSO RC 10 C (diametro 254 mm – focale 2000 mm)
  • Montatura: iOptron CEM60
  • Tempo: 8h 05m (Ha=480sx27p + OIII=480sx18p + SII=480sx16p)
  • Calibrazione Monitor

    Per una corretta calibrazione del monitor dovreste distinguere le 16 tonalità di grigio.

    Scala di grigi

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