MARTE 2021: Sinus Sabaeus Syrtis Major- South polar cap

Principali particolari superficiali visibili: Sinus Sabaeus Syrtis Major- South polar cap.

 

Marte  è  il quarto pianeta in ordine di distanza dal Sole, il primo dei pianeti esterni all’orbita terrestre.

L’orbita di Marte attorno al Sole è fortemente ellittica con una distanza massima  dal Sole all’afelio di 24,19 milioni di km e una distanza minima al perielio di 206,7 milioni di km.

La combinazione dell’orbita di Marte con l’orbita della Terra  fa sì che il pianeta rosso si avvicini alla Terra a una distanza minima di 58,4 milioni di km e a una distanza massima di 400 milioni di km.

L’orbita di Marte attorno al Sole è  esterna all’orbita terrestre, pertanto, durante il periodo attorno all’ opposizione, il pianeta si presenta nelle migliori condizioni per essere osservato da Terra con telescopi di medie e grandi dimensioni.

Le opposizioni più  favorevoli sono quelle in cui Marte si trova  al perielio e quindi più vicino alla Terra.

Le opposizoini di Marte si succedono mediamente ogni 760 giorni, ma le “grandi opposizioni”, quelle con il pianeta al perielio, si verificano ogni 15-17 anni.

Durante le grandi opposizioni perieliche,  il pianeta rosso raggiunge una magnitudine visuale di -3.0 e supera la luminosità di Giove (-2.6); il diametro apparente raggiunge i 25 secondi d’arco, contro i 14 secondi  delle opposizioni afeliche.

Queste considerazioni si possono così riassumere:

per poter osservare i piccoli particolari superficiali di Marte, di per sè un pianeta piuttosto piccolo (6787 km ) circa 2 volte la Luna, ocorre attendere le grandi opposizioni perieliche.

Durante la grande opposizione del 1877 , Giovanni Schiapparelli, direttore del”osservatorio di Brera (Milano), intraprende un’assidua osservazione del pianeta rosso. In seguito presenta all’accademia dei Lincei la prima carta dettagliata del pianeta rosso: le mappe eseguite all’oculare del telescopio MERTZ da 122 mm di diametro mostravano continenti, calotte polari e una innumerevole quantita’ di linee scure che attraversavano il pianeta. Tali linee furono chiamate “canali” da padre Secchi, astronomo  gesuita presso la specola vaticana.

Da queste osservazione nacque l’epopea dei marziani, ritenuti gli abitanti di Marte che si sarebbero serviti di imponenti opere idrauliche per portare l’acqua dalle calotte polari alle regioni  desertiche dove si formavano delle oasi abitabili.

La natura artificiale di queste linee fu smentita in seguito da altri astronomi ma questa e’ un’altra storia….

 

Immagine telescopica con il Sud rivolto verso l’alto.

Dettagli progetto

  • Autore: Stefano Di Lauro
  • Data: 30 ottobre 2021
  • Luogo: Osservatorio 'Monti della Luna ' Rivergaro (PC)
  • Camera: Camera planetaria a colori ASI 178 MC
  • Telescopio: Riflettore catadiottrico Celestron 8 (diametro 203 mm-f10)
  • Montatura: Bellincioni Alpha motorizzata Skysensor 2000 PC
  • Tempo: 2000 frames in stack
  • Calibrazione Monitor

    Per una corretta calibrazione del monitor dovreste distinguere le 16 tonalità di grigio.

    Scala di grigi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Torna su