NGC 6960 – Resto di supernova del “Cigno” (parte ovest)

Si tratta della parte occidentale di un resto di supernova che si individua nella costellazione del Cigno, nella sua parte sud-orientale.

Fu scoperta da William Herschel nel 1784. La sua distanza da noi è stimata in circa 1.500 anni luce.

L’intero complesso è costituito da un intricato sistema di nebulose formato da tre delicatissimi filamenti, disposti a formare una sorta di circonferenza. La parte più a ovest, ripresa nella foto, è nota come NGC 6960. Ingrandimenti sempre maggiori rivelano che ogni filamento è in realtà costituito da una rete di altri filamenti minori, sempre più sottili. L’intera nebulosa è quindi un antico resto di supernova; la stella che ha originato quest’oggetto è esplosa diversi millenni fa. Ciò che ora è visibile sono questi debolissimi filamenti, ancora in espansione alla velocità di decine di km/s.

Si pensa che nel giro di pochi millenni questa “meraviglia” del cielo boreale scomparirà, perché ad una grande velocità di espansione corrisponde pure un elevato indice di dispersione della sua materia; presto la nebulosa esaurirà l’energia ricevuta durante l’esplosione e si disperderà nel mezzo interstellare.

L’immagine risulta in falsi colori, poiché la ripresa è stata effettuata con i filtri in banda stretta Ha, OIII e SII, e poi elaborata in tricromia con il metodo “Hubble palette”.

 

Dettagli progetto

  • Autore: Danilo Caldini
  • Data: 7 novembre 2015
  • Luogo: Osservatorio di Lazzarello
  • Camera: CCD monocromatico Moravian G2-8300 EFW
  • Telescopio: Rifrattore ED VIXEN ED102SS (diametro 102 mm – focale 660 mm)
  • Montatura: SKYWATCHER NEQ6 controllata da SYN SCAN
  • Tempo: 3h 10m (Ha=10pose x 600s + OIII=5pose x 600s + SII=4pose x 600s)
  • Calibrazione Monitor

    Per una corretta calibrazione del monitor dovreste distinguere le 16 tonalità di grigio.

    Scala di grigi

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